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"Sostegni-ter": diciamo NO all'articolo 28

07-02-2022 10:07

Ufficio Stampa

Decoratori e Pittori, Edili e affini, Impianti elettrici, Impianti idraulici, Legno,

"Sostegni-ter": diciamo NO all'articolo 28

Continua il pressing di Confartigianato al Governo per la modifica dell’art. 28 del "Sostegni ter".Deve essere eliminata la norma che blocca la cessio

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Continua il pressing di Confartigianato al Governo per la modifica dell’art. 28 del "Sostegni ter".

Deve essere eliminata la norma che blocca la cessione dei crediti

 

Confartigianato continua nelle azioni per chiedere la modifica dell’articolo 28 del Decreto Sostegni ter che, con il condivisibile e doveroso intento di evitare le frodi nell’utilizzo dei bonus edilizia e riqualificazione energetica, limita ad una sola cessione il trasferimento dei crediti fiscali.
La Confederazione ha chiesto al Parlamento e al Governo di sbloccare la cessione dei crediti per non bloccare la crescita e il lavoro delle imprese. La mobilitazione ora si intensifica con iniziative di denuncia e sensibilizzazione in tutta Italia.
«Stiamo diffondendo un Manifesto – annuncia Massimo Rivoltini, Presidente di Confartigianato Cremona – che abbiamo consegnato alla stampa e al Prefetto, nel quale sono indicati i 10 motivi per correggere la norma e prevedere controlli efficaci contro le truffe».
In particolare, Confartigianato Cremona ha inviato al Prefetto una lettera per esprimere la grande preoccupazione dell'Associazione e delle imprese rappresentate del comparto delle costruzioni, dell’impiantistica e dell’indotto a seguito della situazione che si è verificata dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto-legge “Sostegni ter” che, all’articolo 28, ha introdotto una forte restrizione al sistema delle cessioni del credito nelle operazioni legate alle agevolazioni di riqualificazione energetica ed edilizia degli immobili.
L'Associazione Artigiani aveva già pubblicamente denunciato questo provvedimento che ha avuto un impatto fortemente negativo nei confronti delle imprese.
«Quotidianamente – denuncia Rivoltini – raccogliamo il disagio di chi già si trova ad affrontare le gravi ripercussioni connesse all’aumento dei prezzi delle materie e al difficile approvvigionamento delle stesse e ora è ulteriormente colpito e disorientato dall’ennesima norma che cambia, in corsa, le regole del gioco».«Naturalmente nessuno ha intenzione di sminuire la portata delle frodi su cui diverse Procure stanno indagando, ma vogliamo evidenziare gli effetti perversi che tali norme hanno, non soltanto perché, in prima battuta, provocano un blocco nell’operatività di tante imprese oneste e responsabili, ma anche per le negative ripercussioni che producono su cittadini e consumatori che hanno fatto affidamento sulla possibilità di utilizzare l’agevolazione per adeguare i propri immobili ai più elevati standard di efficienza energetica e di sicurezza sismica».
Confartigianato auspica che le norme in questione vengano rapidamente riviste e modificate per consentire la piena ripresa delle attività, ora di fatto sospese per l’incertezza che ne è scaturita, anche perchè rappresentano l’interesse di ogni comunità locale.

«La battaglia non si ferma – conclude Rivoltini – e confidiamo che venga subito stabilizzato in modo chiaro il quadro normativo di riferimento, nell’interesse dei cittadini e degli operatori economici».

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