Dal 23 novembre si aprono le “finestre” per accedere al bando di Regione Lombardia per le attività non comprese nel Decreto Ristori.
La nostra Associazione a disposizione delle imprese aventi diritto
La Giunta Regionale della Lombardia ha approvato il 17 novembre scorso i criteri di una misura di ristoro a fondo perduto a favore delle microimprese e dei lavoratori autonomi con Partita Iva.
Si tratta di un’iniziativa autonoma della Presidenza, deliberata senza preventiva concertazione, che deve essere colta come opportunità e per le imprese, e sulla quale stiamo lavorando a livello regionale per una possibile integrazione.
Con una dotazione finanziaria di 54,5 milioni di euro, con questa misura viene riconosciuto un contributo a fondo perduto una tantum a titolo di indennizzo, da minimo 1.000 e fino a 2.000 euro per impresa, e senza vicolo di rendicontazione delle spese connesse.
Possono beneficiare dell’iniziativa le microimprese, aventi sede operativa in Lombardia ed rientranti tra le attività con codice primario di cui documentazione allegata, e i lavoratori autonomi con partite Iva individuali, che nel periodo marzo-ottobre 2020 hanno registrato un calo di fatturato di almeno un terzo rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Per le microimprese le domande per accedere al contributo potranno essere presentate dal 23 novembre 2020, secondo un calendario che prevede l’apertura di 7 finestre dedicate a filiere e gruppi specifici di beneficiari.
Tutte le finestre si chiuderanno il 27 novembre, salvo esaurimento della dotazione finanziaria.
L’assegnazione del contributo avverrà con procedura automatica secondo l’ordine cronologico di invio della domanda.
Di seguito la procedura per la presentazione della domanda:
Per presentare domanda serve un profilo attivo su http://www.bandi.regione.lombardia.it
Per attivare il profilo è necessario:
- registrarsi (fase di registrazione) per avere le credenziali di accesso a Bandi On Line
- inserire i dati personali richiesti
- attendere la validazione (fino a 16 ore lavorative, a seconda della modalità di registrazione e profilazione utilizzata).
La verifica dell’aggiornamento e della correttezza dei dati forniti nel profilo è ad esclusiva cura e responsabilità del richiedente.
Nel caso foste già registrati è necessario verificare la correttezza delle seguenti informazioni:
- Data inizio attività
- Data costituzione
- Descrizione codice ateco primario
- Codice fiscale del legale rappresentante
- Cognome del legale rappresentante
- Nome del legale rappresentante legale
- Natura giuridica
- Partita IVA.
Al fine di evitare un sovraccarico della piattaforma e i conseguenti ritardi nell’elaborazione delle domande è opportuno che la redistribuzione di un nuovo soggetto o la verifica dei dati degli utenti già profilati sia effettuata prima della data di apertura delle finestre per la presentazione delle domande di contributo.
Per accelerare l’iter è prevista l’autocertificazione.
Per la presentazione della domanda ricordatevi di munirvi del codice IBAN su cui Regione effettuerà il bonifico.
- Per le domande è prevista un’istruttoria di ammissibilità formale che sarà effettuata dal Responsabile del procedimento con il supporto di un Nucleo di valutazione e con l’ausilio di controlli automatizzati incrociando banche dati in possesso della pubblica amministrazione ed è finalizzata alla verifica dei seguenti aspetti e requisiti:
- rispetto dei termini per l’inoltro della domanda;
- completezza, regolarità formale e sostanziale della domanda prodotta e sua conformità rispetto a quanto richiesto dall’Avviso di successiva emanazione;
- sussistenza dei requisiti soggettivi previsti dal Bando di successiva emanazione.
Possono accedere al contributo SOLO le IMPRESE che hanno il CODICE ATECO PREVALENTE fra quelli indicati nelle due slide sotto riportate.
Ricordiamo anche che, per poter procedere con la domanda, è necessario ESSERE TITOLARI DI UN DISPOSITIVO DI FIRMA DIGITALE (Smart Card, CNS, CRS).
La nostra Associazione è a disposizione di tutte le imprese aventi diritto (tel. 0372 598811) che non sono in grado di procedere in autonomia con la procedura informatica.
Si prega di non chiamare se non rientranti fra i beneficiari per non intasare il centralino già sovraccarico di telefonate.