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… ma con moderazione

14-04-2020 17:55

Ufficio Stampa

Tutte,

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Lockdown fino al 3 maggio. Ma qualcosa cambia: ecco i codici Ateco di chi riapre Lockdown per tutto il mese di aprile. E' in vigore il nuovo Dpcm che

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Lockdown fino al 3 maggio. Ma qualcosa cambia: ecco i codici Ateco di chi riapre

 

Lockdown per tutto il mese di aprile. E' in vigore il nuovo Dpcm che proroga sostanzialmente le restrizioni che erano state introdotte lo scorso 22 marzo. Con qualche eccezione e qualche precisazione, ma la “serrata” dell’Italia per fronteggiare l’emergenza Coronavirus e contenere il contagio proseguirà fino a domenica 3 maggio compresa.

Restano intatti, rispetto al decreto attualmente in vigore, tutti i limiti agli spostamenti, la chiusura delle scuole, lo stop alle attività produttive e commerciali non essenziali. E resta la possibilità per le Regioni di emettere ordinanze ancora più restrittive di quelle dello Stato, come ha fatto Regione Lombardia. Ma arrivano singole deroghe e nuove regole per le attività aperte, come l’obbligo di indossare le mascherine per i dipendenti e di mettere a disposizione prodotti per disinfettare le mani vicino alle casse o anche alle tastiere dei bancomat.

Poche le attività che ripartono, allungando l’elenco dei codici Ateco ritenuti essenziali: l’uso delle aree forestali, per la produzione della legna, la fabbricazione dei pc, la silvicoltura, che si accompagna alla ripresa della produzione di fertilizzanti e prodotti chimici per l’agricoltura e a quella di utensileria manuale. Riprende la produzione del sughero, ma anche gli articoli in paglia e i materiali da intreccio, le attività di riparazione e manutenzione di aerei e treni, oltre alla cura e manutenzione del paesaggio. Via libera anche alle opere idrauliche.

Per quel che riguarda il commercio, niente più divieti per l’ingrosso di carta e della cancelleria, per le librerie e le cartolibrerie e per i negozi per bambini (in Lombardia no), unica eccezione consentita nel settore dell’abbigliamento.

Arriva qualche novità anche per le attività produttive che restano sospese: dal 14 aprile è possibile entrare in azienda per vigilanza o manutenzione, per la gestione dei pagamenti (a partire dalle buste paga) e per la sanificazione. E' consentita anche la spedizione verso terzi di merci giacenti in magazzino nonché la ricezione in magazzino di beni e forniture, sempre previa comunicazione al Prefetto. Le fabbriche e le attività aperte devono assicurare “prioritariamente la distribuzione e la consegna di prodotti deperibili e dei generi di prima necessità”.

Operativa la task force che si dovrà occupare di “pensare” la Fase 2, la ripartenza nei mesi a venire visto che per lungo tempo dovremo convivere con il Covid-19, in attesa che arrivi il test epidemiologico e un vaccino.

Per poter ripartire è anche già al lavoro l’Inail, che ha predisposto una mappa con tre livelli di rischio e le corrispettive categorie lavorative: ristoranti, bar, scuole, cinema, teatri, parrucchieri, ad esempio, sono tutte attività a rischio massimo, purtroppo temiamo le ultime che potranno ripartire.

Alleghiamo l'elenco da scaricare delle attività aperte.

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