Confartigianato ha ospitato la sfida per la selezione regionale.
In finale a Verona va Elena Ferrari di Mantova
Si è svolta nei giorni scorsi, presso la sede di Confartigianato Cremona in via Rosario, la selezione Regionale del Concorso Nazionale Manichino d’Oro, organizzato dall’Accademia Nazionale dei Sartori e dedicato alla sartoria femminile.
La prestigiosa selezione biennale, ha lo scopo di inserire in una sfera di prestigio e di popolarità le nuove promesse della sartoria artigiana su misura coniugando l’alta capacità artistica sartoriale e modellistica con l’estro creativo, espressione dell’alto valore artigianale e delle capacità artistiche del Made in Italy.
Grazie a Nereo Priori, delegato regionale dell’Accademia Nazionale Sartori, il Concorso è approdato per la terza volta a nella nostra città, la prima fu nel 2011 e quindi nel 2017.
Al temine della prova, che è consistita nella presentazione di un capo femminile corrispondente ad un tailleur classico corredato da gonna o pantalone a scelta già finito, la realizzazione di un modello su carta in scala reale e di un breve colloquio di carattere tecnico, è risultata vincitrice per la nostra Regione la stilista Elena Ferrari della sezione di Mantova, mentre seconde classificate (a pari merito) Sara Martini (sez. Bergamo), Manuela Bonizzoni (sez. Pavia) e Simona Monaca (sez. Brescia).
Alla vincitrice, che si è assicurata la partecipazione in rappresentanza della Regione Lombardia alla selezione finale di Verona, sono andati i complimenti dei Maestri sarti che hanno giudicato le prove dei candidati: il "nostro" Nereo Priori, già membro del direttivo dell’Accademia Nazionale Sartori, Mara Pollonini, sarta di Brescia e membro dell’Accademia dei Sartori, e il docente dell’Accademia Paolo Lentini.
«Siamo soddisfatti per le qualità dei partecipanti alla selezione - ha commentato Priori al termine della selezione -. Su tutti è prevalso l’ottimo lavoro di Elena Ferrari che ha presentato un capo impeccabile dal punto di vista tecnico. Il rovescio della medaglia, che provoca non poche preoccupazioni, è dal dal fatto che sono pochi i giovani che ambiscono a questa attività. La sartoria sta scomparendo, ma il nostro mestiere è una nobile arte che offre, ancora oggi, molte chance di lavoro e di futuro».